L'ORRIDO DI PONTE ALTO: FINESTRA SU UN FRAMMENTO DI TERRITORIO INCONTAMINATO

L’orrore che si prova di fronte ad un certo oggetto è una forte paura o spavento che attanaglia e coinvolge le emozioni e i sentimenti. L’orrido è invece un brivido che corre giù per la schiena, una sorta di repulsione che svela anche il suo lato di attrazione. Come certi film visti da giovane – oggi farebbero sorridere –, basati sull’orrido e sul macabro: volevo fuggire ma nello stesso tempo ero legato alla sedia, volevo vedere come andava a finire e così, nonostante fossi consapevole fin da subito che quella scena l’avrei rivissuta per notti e notti, rimanevo lì, con lo sguardo incollato allo schermo. Read More…

AL BAR, LO SPORT DELE CIACOLE

Non è solo un luogo ma un rito, una consuetudine che si trasforma in cerimonia, con protagonisti e comparse, membri della tribù e randagi di passaggio. È il centro del paese, il posto dove tutto parte o arriva, dove tutto si sussurra, si viene a sapere. Un ricettacolo fantastico di personaggi, un coacervo di situazioni, abitudini e manie. Non si tratta della parrocchia, del luogo di lavoro o di casa. Read More…

SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO: DRITTI VERSO LA TIRANNIA DELLE MACCHINE

Penso con orrore al fatto che tra vent’anni si ricorderà con nostalgia l’epoca sciagurata che stiamo vivendo: «Ti ricordi come era bello nel 2018? Tutto era più semplice, alcuni avevano un lavoro e non si era instaurata la dominazione globale dei robot».
La dipendenza tecnologica ci rende carne da macello in ogni settore delle nostre vite. Iniziando dal posto di lavoro: al fine di arricchirsi ancora di più, i «capitalisti» di tutto il mondo stanno procedendo alla sostituzione del lavoratore umano con un equivalente lavoratore automatizzato. Il vantaggio è evidente: l’automa non si lamenta, non chiede di essere pagato, non chiede le ferie. Read More…

VIVA LA CONTROTENDENZA: RITORNO AL CINEMA!

Era una di quelle sere così, durante le vacanze di Natale. Quelle sere in cui hai vagato insoddisfatto per la casa, finendo inevitabilmente sul divano con un telecomando in mano. Clic, clic, clic. Niente. Nessuna ispirazione. Perché per guardare un film ci vuole la giusta predisposizione d’animo: non esiste – almeno per la sottoscritta – che se hai litigato col mondo intero ti metti pure a guardare un film d’azione in cui si prendono a coltellate; o che se sei in una di quelle giornate con la lacrima in mano ti vai a sciroppare il sentimentale. E intanto balenava l’idea: e se andassimo al cinema? Dai, forza, ce la facciamo per l’ultimo spettacolo! Read More…

QUANDO VIENE A MANCARE, IL DOLORE È PROFONDO! MA LA MEMORIA AIUTA AD ACCETTARE

È il rovescio della medaglia, e non possiamo farci nulla. Il prezzo da pagare per i numerosi momenti di gioia passati insieme, vivendo e convivendo per giorni ed anni, nonché condividendo tutti gli aspetti di un vissuto totale. Quando il nostro amico viene a mancare si avverte un vuoto dentro, una sorta di muta disperazione, insieme a incredulità e non accettazione. Purtroppo, per qualsiasi proprietario questo è e sarà un fatto dovuto, avendo i cani un’aspettativa di vita inferiore alla nostra ed essendo molto probabile che saremo noi a dover proseguire senza il compagno di sempre. In alcuni casi, poi, l’atto finale spetterà proprio a noi stessi, dovendo assumerci l’onere di spegnere le sofferenze di una creatura che è davvero giunta alla fine dei suoi giorni. E non è mai facile, soprattutto per una cultura, come la nostra, per la quale l’eutanasia è quasi una bestemmia, preferendo l’attesa del naturale decorso degli eventi. Read More…