Settembre in Primiero: la grande bellezza



È uno dei territori più lontani dal capoluogo e allo stesso tempo uno dei più affascinanti ed incontaminati. Con escursioni incantevoli al cospetto delle imponenti Pale di San Martino e luoghi in cui la bellezza della tradizione diventa sempre più fiera identità. Questo mese vi porto alla scoperta del Primiero, che in settembre mostra con orgoglio la sua anima più rurale. Tornati a casa la maggior parte dei turisti, è tempo di festeggiare il ritorno delle mucche dai pascoli, di perdersi nella quiete dei boschi e di assaporare i prodotti della Strada dei formaggi delle Dolomiti. Ecco qualche suggerimento di luoghi che vale davvero la pena vedere.

IL SOGNO DI MALGA CIVERTAGHE
Può una malga che non è più (e non ancora) una malga suscitare l’interesse di migliaia di persone? Questo è quello che è successo a Malga Civertaghe, sui prati tra Siror e San Martino di Castrozza, grazie all’entusiasmo dei tre fratelli Tavernaro - Giacomo, Josephine e Giovanni, assieme alla fidanzata Francesca - che alcuni anni fa hanno deciso di mettere a posto la struttura aperta oltre quarant’anni prima dai loro nonni. Quella che fu la prima malga in Trentino ad aprire le porte ai turisti, offrendo loro la possibilità di acquistare non solo i prodotti, ma anche di consumare piatti caldi.
Un sogno impervio, quello dei nipoti, tra il reperimento dei fondi necessari e le difficoltà di ottenere i permessi per i lavori di ristrutturazione. Ma la passione aguzza l’ingegno e così, in attesa del via ai lavori, di fronte alla malga vengono posizionati due chioschi che tutto l’anno (anche d’inverno, per chi arriva a piedi o con le ciaspole) forniscono tra le altre cose succulenti panini con la tosella, carne alla griglia e dolci fatti in casa. L’atmosfera è coinvolgente in questo luogo, proprio sotto le Pale di San Martino al gran completo: in tanti si appassionano a questa storia, si fermano ad ascoltarla, ritornano, diffondono la voce.
Nasce così il Bosco dei Sogni, dove chi vuole può dare un contributo in cambio di un albero con il proprio nome e dove è nascosta una magica chiave d’oro. Arriva il Custode dei Sogni, a cui i bambini possono affidare una scatolina personalizzata contenente un foglietto con scritto un desiderio da cullare e da tenere sempre a mente. Cresce il passaparola, ma anche il tam tam su Facebook, grazie alla pagina in cui il Civermalgaro (qui tutto viene scherzosamente rinominato con il prefisso “Civer”) aggiorna tutti i giorni sulla situazione meteo, le novità in arrivo e le attività degli animali: le “civerpite” (le galline), l’asino e lo splendido cane da poco arrivato: Civerbelt. È una banda di pazzi e di lavoratori, questa qui. Aperta tutto l’anno, per realizzare un sogno.

LA BELLEZZA
DELLA VAL VENEGIA
È una delle passeggiate più amate del Trentino, direi quasi imbattibile dal punto di vista panoramico. Terminata la ressa di agosto, che ne offusca la bellezza, si può davvero godere della Val Venegia e dei suoi diversi itinerari in tutto il suo splendore. Attenzione: parcheggio a pagamento fino alla seconda domenica di settembre. Il primo tratto, quello che in mezz’ora a piedi da Pian dei Casoni porta fino all’agritur Malga Venegia, è percorribile anche con le biciclette e i passeggini. Continuando si passa davanti a Malga Venegiota per arrivare dopo due ore circa a Baita Segantini con il suo panorama da cartolina. Al ritorno si può passare da Malga Juribello, nota per la sua atmosfera accogliente e i suoi deliziosi piatti tipici. L’intero giro si completa in 4/5 ore.
Ma la Val Venegia si può esplorare anche in mountain bike. Fino alla fine di settembre presso il centro visitatori di Paneveggio c’è infatti un utile servizio di bike sharing (mezza giornata a 5 euro, tutto il giorno 8 euro). Nel noleggio sono compresi i caschetti protettivi, c’è la possibilità di disporre anche del seggiolino per i bimbi e per le famiglie c’è una tariffa speciale: noleggiando più di due biciclette, una è gratuita. Molto interessanti anche i dintorni del centro visitatori: oltre al famoso recinto dei cervi, che si possono ammirare sempre in tutta la loro maestosità e nel loro ambiente naturale, bella la passeggiata sul sentiero Marciò con i suoi ponti spettacolari sul torrente Travignolo: uno sospeso e l’altro con dei suggestivi inserti di vetro che permettono di camminare sopra le acque impetuose.
Due gli appuntamenti imperdibili qui in autunno, in occasione di un vero e proprio spettacolo della natura: il bramito del cervo, con escursione notturna nella Foresta di Paneveggio, per ascoltare l’inconfondibile suono di questi animali in amore. Sabato 26 settembre e sabato 3 ottobre.

IL FASCINO DI VILLA WELSPERG
È l’altro centro visitatori del Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino, ed è una meraviglia. La villa, realizzata a metà dell’Ottocento, è stata la residenza della famiglia di conti che le hanno dato il nome e che hanno avuto il merito di evitare il sorgere di qualsiasi altra costruzione sulla loro grande proprietà, preservando di fatto questo bellissimo contesto naturale caratterizzato da un faggio monumentale e tigli secolari, il giardino delle felci e delle rose antiche, il labirinto di siepi ed il recinto con le pecore di razza Lamon, a rischio di estinzione e per questo protagoniste di un progetto di recupero. Affascinanti i due percorsi interni di visita, uno per gli adulti e l’altro per i bambini, che rendono bene l’idea della biodiversità delle varie zone del Parco. A me ha colpito però particolarmente la fisioteca, enorme collezione degli elementi naturali che si trovano nel Parco. Ai piani superiori infatti ci sono diverse raccolte, mai viste prima: legni di quasi tutti gli alberi che vivono in Trentino trasformati in un libro col dorso coperto dalla sua corteccia; campioni vegetali raccolti e classificati; “volumi” di roccia tagliati e scolpiti a mano, lucidati nella copertina anteriore e lasciati grezzi in quella posteriore. E poi una raccolta di licheni, una variopinta collezione di penne e piume appartenenti alle specie di uccelli nidificanti e una sementoteca, cioè una raccolta di semi selezionati delle piante provenienti dall’orto. Completa il quadro il cervo gigante, un parco giochi unico nel suo genere particolarmente amato dai bambini.

LA SEMPLICITÀ DI PRA’ DEI TASSI
Se siete un gruppo di amici o più famiglie disposte a condividere spazi ed emozioni in una dimensione antica e rurale un posto unico dove soggiornare è il nucleo di Prà dei Tassi, nel Vanoi, aperto fino alla fine di settembre se il tempo lo permette. Due piccole costruzioni tradizionali in legno, riportate alla vita dall’Ecomuseo del Vanoi, che possono venire affittati per uno o più giorni. Un edificio ospita la casera, con cucinotto, angolo cottura e zona pranzo. In quello che un tempo era il fienile c’è invece la zona notte: a piano terra docce e servizi igienici con acqua calda, mentre sopra si trovano cinque letti a castello a più piani, per un totale di dodici posti letto. Affitto dell’intera struttura: week-end da 190 euro, settimana da 480 euro (info 0439.719106). Qui tutto parla di natura, di quiete, di tradizioni. Il paese di Caoria è distante 5 chilometri e gli unici rumori che si sentono sono quelli di una valle incontaminata che offre passeggiate e uno stretto contatto con l’ambiente circostante. Quassù, dove nemmeno i cellulari hanno campo e la televisione non ha mai messo piede, si riesce ad entrare in una dimensione lenta e ormai dimenticata. Le giornate sono scandite dall’accensione della stufa a legna, dalla preparazione dei pasti, dalla ricerca dei funghi nei boschi circostanti, dalla bellezza dello stare insieme.
Poco sopra sono situati i Masi di Tognola, un insediamento rurale di mezza quota (né paese, né alpeggio) che hanno mantenuto negli anni la loro forma originaria. Visitabili su richiesta una caséra, un fienile ed una stalla, che rendono perfettamente l’idea della vita di un tempo. Poco sotto, invece, la segheria alla veneziana di Valzanca, una segheria idraulica alimentata con l’acqua dell’omonimo torrente, nata nel 1870 e recentemente ricostruita.

L’AUTENTICITÀ DI MALGA CANALI
“Ho arredato la mia malga con i valori e i ricordi”: questa l’impronta inconfondibile di una delle strutture più caratteristiche di tutto il Trentino: Malga Canali, deliziosa realtà che profuma di buono. E non è solo una questione di cibo, ma di cura dei dettagli. Ci si arriva anche in macchina, ma il consiglio è di seguire il sentiero che parte dal ristorante Cant del Gal, in Val Canali (sulla strada per andare a Passo Cereda si svolta a sinistra seguendo le indicazioni). Qui è necessario prenotare per trovare posto, anche fuori stagione, e se è pieno non ci sono storie: “Fino ad un certo numero di persone posso garantire la qualità dei piatti, poi è impossibile”, spiega questa affascinante signora che parla dei suoi animali come degli esseri a lei cari, che spiega la bellezza del rumore delle mucche che ruminano alla sera nella stalla, che sottolinea l’importanza del silenzio, della luce spenta e del camino acceso, dell’ascolto dei bambini in occasione dei racconti degli adulti, della necessità di un ritorno alle cose semplici, autentiche, vere. Qui non farete solo un’esperienza gastronomica: Malga Canali è molto di più dei piatti genuini che offre ai visitatori.

FESTA DEL DESMONTEGAR
Tonadico e Siror si animano da giovedì 24 a domenica 27 settembre in occasione del rientro delle mucche dopo l’alpeggio estivo nelle malghe. La domenica della “Desmontegada” è il momento culminante di quattro giorni di festa dedicati all’allevamento e ai prodotti caseari. Tra i tanti appuntamenti da non perdere il venerdì “El marendol del mazarol”, passeggiata golosa tra prati e boschi ai piedi delle Pale e “Agritur in fiera”, degustazioni, spettacolo e laboratori a base di erbe spontanee di montagna proposte dagli agritur di Primiero e Vanoi; il sabato “En dì al Maso”, escursione guidata alla scoperta della magia dei prati e boschi di Sagron Mis, con dimostrazioni di attività agricole e artigianali, visita a vecchi masi, giochi per bambini e degustazioni di prodotti locali, ma anche la visita al Birrificio Bionoc’ con degustazione gratuita di birre artigianali. Domenica infine il clou dell’evento, con il corteo delle mandrie con sfilata per i paesi di Siror, Tonadico, Fiera, Transacqua. Stand gastronomici a Tonadico, Mezzano e Imer. Durante la manifestazione verranno piatti antichi della tradizione locale ed originali rivisitazioni a base di Primiero di Malga verranno proposti da ristoranti e agritur della Strada dei formaggi delle Dolomiti. Info su: tastetrentino.it
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