Natale sulle punte

In seguito alla cancellazione del primo titolo della stagione di InDanza, che prevedeva l’attesa esibizione dell’étoile Eleonora Abbagnato e il cui recupero è previsto il prossimo marzo, a Trento quest’anno si dovrà attendere fino alla metà di dicembre per assistere, nel capoluogo trentino, ad uno spettacolo di danza. E speriamo veramente che questa lunga attesa non deluda le aspettative!
Il 14 dicembre il sipario del teatro Sociale si alzerà per accogliere il Balletto di Roma diretto da Roberto Casarotto, protagonista di Giselle. Il titolo non deve ingannare, poiché questa nuova creazione poco o nulla ha a che vedere con lo storico e romantico balletto noto al grande pubblico. Ma ciò a cui potremo assistere sarà senz’altro interessante, soprattutto per il processo creativo seguito per il confezionamento di questa nuova Giselle, che vede la firma di due coreografi contemporanei diversi: la prima parte è stata creata dall’artista israeliano Itamar Serussi Sahar, ex danzatore della Batsheva Dance Company e coreografo residente dello Scapino Ballet di Rotterdam, mentre la seconda parte è stata realizzata dal coreografo austriaco Chris Haring, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2007 e coreografo della compagnia Liquid Loft.
Quest’originale versione non esplora un personaggio che contiene in sé gli opposti riassumibili nella sacra contrapposizione tra vita e morte, ma l’espressione di un sentire esteso e molteplice che appartiene alla comunità dei corpi in scena. Nel primo atto Serussi sceglie di approfondire il tema dell’amore e del tradimento, senza la necessità di un palese contatto fisico tra i danzatori, all’insegna della potenza fisica e carnale che emerge da corpi spogli di quel vezzo pantomimico che tradizionalmente caratterizza il primo atto di Giselle. Ma se la vitalità della prima parte tende a diversificare tra loro i danzatori, il secondo atto recupera una dimensione collettiva più corale. Qua Haring che ha scelto di lavorare sul tema della vendetta legato al tradimento in generale, utilizza una danza multimediale in grado di creare contemporaneamente mondi reali e fittizi che perdono il loro naturale confine e mettono in discussione la definizione stessa di realtà.
Anche la musica originale di Adolpe Adam è stata rielaborata da Richard Van Kruysdijk e Andreas Berger in entrambe le parti e resa contemporanea e quindi adattata alla ritmica e gestualità presentata.
A Rovereto la danza sarà protagonista in tre occasioni: la prima più classica e scontata, ma in tal senso anche rassicurante, vedrà il 6 dicembre al teatro Zandonai la giovane ed eclettica compagnia del Balletto di Milano protagonista dello Schiaccianoci rivisitato da Federico Veratti; la seconda e la terza portano la firma degli artisti contemporanei di casa della compagnia Abbondanza Bertoni. Nello specifico il 14 dicembre, sempre allo Zandonai, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni porteranno in scena il loro evergreen Romanzo d’infanzia, un racconto per grandi e piccini sempre emozionante e piacevole. Invece il 18 dicembre al teatro La Cartiera di Rovereto festeggeranno, come avevano fatto anche in piazza Duomo a Trento nel giugno scorso, il ventesimo compleanno della compagnia, che ricordiamo essere l’unica di professionisti in Trentino, con l’evento Balla con me! Uno spettacolo previsto per un’ora e mezza una domenica al mese e che vedrà tutti coinvolti e protagonisti. E così l’appello lanciato dagli stessi Abbondanza e Bertoni è in sintesi il seguente: “A tutti gli amanti del ballo, del muoversi e commuoversi al ritmo di una musica, di qualsiasi genere, tipo e provenienza geografica… a tutti i ballerini roveretani e trentini, alle danzatrici del ventre, a quelli che girano come i Dervisci, a chi fa afrodanza o capoeira... insomma a tutti i mobili e anche agli immobili di qualsiasi tecnica, luogo ed età: Troviamoci per ballare tutti insieme!” L’invito rivolto alla comunità, che vuol essere un’occasione per alleggerire corpo e anima, riprende quello che Pina Bausch aveva fatto negli anni ’70 nel suo pezzo Komm tanz mit mir, “vieni balla con me” (per info www.abbondanzabertoni.it).
Gli appuntamenti di questo mese con la danza proseguono al Palacongressi di Riva del Garda, dove potremo vedere in scene il 7 dicembre la giovane compagnia emiliana MMContemporary Dance Company protagonista di Carmen e The wall Bolero e il 29 dicembre la compagnia di Rovigo Fabula Saltica presenterà, sulle musiche di Edoardo Bennato, il balletto in due atti di Pinocchio.
Al teatro Cristallo di Bolzano il 21 dicembre e al teatro Comunale di Pergine il 22 dicembre potremo assistere alla rappresentazione della compagnia toscana Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello, protagonista del Lago dei cigni. Questa coreografia di Loris Petrillo vuol essere “un ritorno alle origini”, che si avvale della danza contemporanea per riscoprirne l’originaria classicità; un’operazione assolutamente nuova che mira a svelare il visibile dell’opera, ormai nascosto dalle sue infinite interpretazioni e letture, alla ricerca del concetto dietro il racconto, in un continuo cambio di prospettiva attraverso gli sguardi della danza e della drammaturgia. Info: numero verde 800 013952 - www.centrosantachiara.it.