Legno intagliato e creta foggiata

A Baselga il prof. Emilio Picone presenta ritualmente le sue opere di rara bellezza. Entrando alle sue mostre o nel suo locale laboratorio veni subito attratto dalle molte anfore, canopi e vasi smaltati presenti, cotti al terzo fuoco, con Desiree Croiset, presso la villa di Chiara Tonini. L’artista è ormai acquisito dal centro turistico che frequenta più assiduamente dopo il pensionamento dal Liceo “da Vinci”. Le passeggiate nell’ambiente, nei boschi, gli hanno offerto l’occasione di recuperare tronchi e radici, specie di olmo, che con professionalità trasforma in figure “viventi”. Con le “sue sgorbie” e scalpelli sa conferire una certa umanità, far rivivere quei tronchi, quelle ceppaie come fossero Gorgonidi, Nereidi, Aguane, Maghi “rasta” scarmigliati. Un Pinocchio di legno, snodabile con capelli di radice, quindi anche lui “Pinocchio rasta”, seduto su uno sgabello, ti indirizza verso altre figure scolpite che hanno pose ieratiche, ma sanno trasmettere messaggi umani, creare simpatiche presenze. Oltre queste figure tridimensionali, c’era la serie innumerevole delle ceramiche smaltate dai colori accattivanti, dalle forme più strane, ma utili per le attività domestiche o per metterci, se si vuole, dei fiori. La creta sotto l’abile maestria dell’artista viene plasmata con la cosiddetta foggiatura “a colombino”, antica pratica dei maestri ceramisti. Quindi su questi oggetti d’arte è stato steso il colore, che con studiata tecnica che dona possibili risultati a volte voluti, per scelta, a volte improvvisi. Alle sue mostre, sono quasi sempre presenti il sindaco di Pinè, l’assessore comunale alla Cultura, che assieme alla Biblioteca di Pinè, organizzano importanti momenti culturali sull’Altopiano. Altre presenze fattive ed importanti sono ad esempio l’artista Chiara Tonini, il suo collega d’Istituto prof. Amedeo Savoia, gli estemporanei turisti che soggiornano nel Pinetano. La casa della signora Giuliana, sua moglie, è costellata di sue opere: disegni, acquerelli, pitture ad olio che riprendono paesaggi pinetani, ambienti dei vari paesi con particolari angolazioni che “sono magari sparite nel tempo” per l’incalzare urbanistico e di trasformazione del territorio.
Emilio Picone però è anche un ottimo presentatore di mostre di pittura. Un esempio: quella mostra presso la sala consigliare di Gargnano con Chiara Tonini e la russa Solaye Nova dell’accademia State Art Academy di San Pietroburgo. Ora il nostro artista sta preparando dei moduli bidimensionali con figure classiche, altre fiabesche che vengono modellate, attraversate dalla luce .La loro struttura così sembra evanescente, permette di fantasticare ancorando il pensiero a leggende del Pinetano, a ripensamenti di personaggi fiabeschi, a rivisitazioni di figure ieratiche classiche che questa “fettuccia” di ceramica ci propone con colori d’estemporaneo realizzo.
Ascoltare il prof. Picone mentre, quasi con noncuranza, distacco, indifferenza, presenta le sue opere, è delizioso. Rimani rapito dal suo accento centromeridionale, semplice ed arguto, che presenta figure ed opere reali con accenti che affascinano come una fiaba.
Luciano De Carli