“I sommersi e i salvati” è un romanzo con cui Paola Gabrielli esordisce

“I sommersi e i salvati” è un romanzo con cui Paola Gabrielli esordisce alle patrie lettere. Una storia che appassiona il lettore e, attraverso suggestioni contaminate dalla Storia e dall’Arte, lo conduce al cospetto di un’umanità, oggi come ieri, lacerata dalla affannosa ricerca di se stessa.

Marta Ricciardi, storica dell’arte, vive stancamente il rapporto con il marito Giorgio, avvocato di Trento. Cercando conforto in un compagno oramai di fatto assente, Marta è afflitta da un forte senso di precarietà che pare destabilizzarla.
Su consiglio dell’amica Anna, appassionata di paranormale e di new age, decide di contattare una sensitiva per provare a capire l’origine del suo malessere. Durante una seduta, entra in contatto con alcune entità del passato, Helmut e Magdalena. Tuttavia la sua attenzione cade soprattutto sul quadro dipinto da un certo Marcus di Arco. Si tratta di una fedele copia de La Donna del fiume, del celebre René Magritte.
Al termine della seduta, Marta decide di lasciare il marito e la sera stessa cerca Marcus in Facebook. Comincerà da qui un intricato cammino di ricerca che, tra realtà e surrealtà, porterà la ragazza a intrecciare la propria vita prima con Marcus e poi con le misteriose entità legate all’enigmatico dipinto di Magritte.

“I sommersi e i salvati” è un romanzo corale che appassiona il lettore e, attraverso suggestioni contaminate dalla Storia e dall’Arte, lo conduce al cospetto di un’umanità, oggi come ieri, lacerata dalla affannosa ricerca di se stessa.

La storia ondeggia tra reale e immaginazione. Ecco allora che dal maggio del 1940 il pittore René Magritte si trova a Carcassone con la moglie Georgette ed alcuni amici: il Belgio è stato invaso dalla Germania, e molti cittadini sono espatriati verso le terre del Sud. Magritte un giorno organizza a casa sua un gioco letterario di gruppo, come è sua abitudine, per attribuire il titolo a un’opera che ha portato con sé dal Belgio. Invita anche Magdalena e Jean-Philip. I due giovani si sposeranno nel settembre del 1940, prima della partenza di Magdalena per Dresda a seguito delle gravi condizioni di salute del padre di lei, in pericolo di vita. La sera del 12 febbraio 1945, allo Zwinger, il teatro di Dresda, si tiene un concerto per piano ed orchestra. Il pianista si chiama Helmut Mueller. La città viene bombardata dagli Alleati, Helmut è ferito e trasportato in un ospedale di periferia. Di lui si prende cura Magdalena, di cui s’invaghisce. La donna è incinta. Dopo due settimane Helmut viene dimesso dall’ospedale e vagando per le rovine della città, sente dei lamenti provenire da una casa. È Magdalena che sta per partorire. Helmut l’assiste: viene alla luce una bellissima bambina che viene chiamata Morgana. Helmut cerca aiuto all’ospedale, ma quando torna, non trova più la donna con la figlioletta, che è sua, perché generata in un attimo di pazzia, con violenza, in un vicolo oscuro di Dresda. Marta, va a stare da Anna. Le racconta le sue avventure: del quadro, di Marcus. La sera stessa cerca il giovane in Facebook, chiedendogli l’amicizia. Caso volle che Margò, amica di Anna e Marta, festeggi il suo compleanno in discoteca a Bardolino e invita amici e conoscenti, fra cui Anna, Marta, Marcus e Augustine. Marta ha così modo di conoscere quella sera Augustine, che fa il portiere in un hotel a Riva del Garda e le presenta il suo amico, Marcus.
Una notte Marcus entra in contatto con lo spirito di Adeline, la madre di Magritte che gli svela il legame con Marta. I due decidono d’incontrarsi al bar Bianco di Mori. Marta chiede a Marcus di essere aiutata nelle ricerche del quadro, l’originale che era di proprietà di sua madre Gertrude. Marcus rifiuta, ma i due comunque si frequentano e Marta se ne innamora.
Marta ritorna dalla sensitiva di Verona e compie una regressione nell’Antico Egitto, così da scendere ancora più in profondità nella propria interiorità, cercando di guarire il panico legato all’acqua. Marta porta il quadro, la copia, a casa di Marcus. L’opera prende vita e i personaggi entrano in scena dal passato. Helmut e Magdalena intrecciano i loro corpi con Marcus e Marta in una danza di liberazione dell’anima. Marcus le rivela che non vuole legarsi ad alcuna donna. Marta si sfoga con Anna e lascia emergere il suo dolore legato alla storia con Marcus...