Il Trentino dei bambini: l'idea che mancava



“Il Trentino dei bambini” è diventato rapidamente la principale risorsa per chi vuole godere del nostro meraviglioso territorio in compagnia dei più piccoli, contando su continue idee e proposte per il tempo libero, ma anche sull'approfondimento dei servizi utili alla gestione familiare. Un progetto sempre più articolato, che si è sviluppato in una maniera impressionante in soli due anni: è un sito con oltre 1500 visitatori al giorno (il 50% fuori provincia), una trasmissione tv su Rttr, una pagina Facebook seguita da oltre 16 mila fan, uno spettacolo diventato itinerante, una manifestazione che attira migliaia di persone entusiaste a Trento Fiere ed ora anche una guida – edita proprio da Curcu e Genovese – che sta riscuotendo un grandissimo successo.
Quante persone stanno dietro a tutto questo? Fondamentalmente una sola: l'abbiamo incontrata per voi. Silvia Conotter, 35 anni appena compiuti, è una trentina purosangue che, pur giovanissima, ha al suo attivo una serie di esperienze non da poco. Laureata in Scienze della Comunicazione a Bologna, dopo aver viaggiato parecchio, inizia nel 2006 a scrivere di economia e di cronaca prima su L’Adige e poi per Il Trentino. Per cinque anni lavora anche alla Camera di Commercio di Trento: l'idea del classico impiego fisso, miraggio per la maggior parte degli esseri umani nati nella sua decade, non la convince. Tra uffici stampa nel mercato delle costruzioni biocompatibili ed incarichi vari langue, indecisa sul cosa fare della sua vita. Le manca un guizzo che la rapisca e le dia lo stimolo per creare qualcosa di suo. Scegliere una condizione economicamente stabile, routinaria, o mollare tutto e cercare la propria strada? Chi si è trovato in una situazione del genere sa bene quanto sia difficile prendere una decisione. La metà del genere umano si ferma già qui. La stabilità di questi tempi è come la promessa di un posto in Paradiso... ma lei è di un’altra razza e decide per l’azzardo. Molla tutto, consapevole che l'idea vincente è dietro l'angolo. Scrive bene, è un’attenta osservatrice della realtà che la circonda, è arguta, sagace e ha forza da vendere. Il punto è che non vuole diventare una pecora in un gregge. Incomincia così a pensare cosa manca dal punto di vista giornalistico, cosa può fare la differenza. Confrontandosi con le persone che conosce, esaminando le buche del sistema mediatico regionale, ascoltando i bisogni silenziosi degli abitanti del territorio realizza che non esiste ancora un punto di informazione sistematico, organizzato, organico, aggiornato e affidabile per le famiglie con pargoletti al seguito. Tutte le informazioni sono frammentate e soprattutto manca la parte emozionale, dell'esperienza raccontata in prima persona. 

Nasce così, nel maggio 2013, il sito Il Trentino dei bambini (www.iltrentinodeibambini.it). Un nome semplice e chiaro: dice cos’è, a chi è indirizzato e ci s’incappa per forza se quello che cerchi è qualcosa a misura di una famiglia in Trentino. Il blog inizia subito ad avere un bel seguito. La parte finanziaria si delinea immediatamente come un ostacolo non indifferente ma Silvia crede nella sua scelta e non si lascia abbattere. Nessuno sponsor, nessun finanziamento, un lavoro di social marketing tutto da inventare (anche perché sono gli anni in cui tutto ha inizio anche in quel campo): non importa, lei ci crede. Ci mette tutta se stessa, passa le giornate, le nottate, i fine settimana, ad inserire dati, luoghi e servizi, chiamando personalmente migliaia di contatti e spiegando ogni volta da zero questa nuova creatura in divenire. Ci mette tutta l’anima, e si vede subito.