Un ascensore per il Bondone



Da decenni, parliamo inutilmente, di costruire una funivia Trento-Vason. Ora un progetto avveniristico propone un'altra soluzione

La telefonata mi raggiunge mentre sto scendendo a Trento da Candriai, a fine luglio. L’interlocutore, l’ingegner Andrea Eccher, mi chiede se posso essere presente il giorno dopo alla sala della Circoscrizione di Sopramonte per la presentazione di “un progetto che riguarda un impianto di trasporto veloce, innovativo a levitazione magnetica nel sottosuolo”.
“Come ha detto, scusi?”
“Sì, e guardi che riguarda il Monte Bondone, e anche Candriai.”
“Mi ripete l’ora? Alle dieci? Perfetto, ci vediamo lì”.
All’appuntamento siamo in pochissimi: il vicesindaco Paolo Biasioli, il presidente della Pro Loco Sergio Costa e tre operatori della montagna.
Davanti allo schermo, l’ing. Eccher, il geom. Walther Nardelli e l’ing. Daniele Magni, Commercial Development Manager di Thyssenkrupp, illustrano quello che, nella prima slide, viene presentato come
Smart City
Trento Monte Bondone
MULTILIFT
Proposta progettuale
Le slide si susseguono, il progetto è illustrato con chiarezza, supportato da dati, rilievi ed immagini. Fra i presenti, allo sconcerto iniziale, si sostituisce subito un interesse attento e motivato che scatena una raffica di dubbi, di commenti, di considerazioni e richieste di chiarimenti, puntualmente soddisfatti dai progettisti.
Di cosa stiamo parlando, dunque?


Leggi tutto l'articolo qui:
http://www.curcuegenovese.it/index.php/libri/trentino-mese.html

Una fascia per Giorgia

Bella, alta, bionda. Ma non solo. Giorgia Zenatti, diciottenne di Rovereto che ha conquistato un importante riconoscimento nel recente concorso di Miss Italia, ha molti progetti per il suo futuro. E, insieme a tante altre curiosità, li ha raccontati a TRENTINOMESE.



Arriva trafelata al nostro appuntamento, con una borsa da viaggio al seguito, pronta a partire per Treviso per una campagna pubblicitaria, uno dei tanti impegni che la vedono protagonista in questo periodo. Ma nonostante gli orari e i vincoli di tempo, sfodera uno dei suoi bei sorrisi e si accomoda nello studio, pronta a raccontare ed a raccontarsi.
Dalle prime informazioni riusciamo subito a capire che Giorgia possiede molte qualità, tra le quali spicca l’attitudine allo studio. Diplomatasi quest’anno al Liceo Linguistico di Rovereto con la massima valutazione, 100 (wow!), a breve inizierà a frequentare l’Università trilingue a Bolzano, dove studierà economia e management.

Leggi tutto l'articolo qui:
http://www.curcuegenovese.it/index.php/libri/trentino-mese/ottobre-2016.html

Mauro Giacca: "Meglio sognare che non farlo"

Ecco un vero self made man. Una casa super domotica, tra classicità e design ultramoderno. Un’azienda leader nel settore della componentistica elettrica e un grande progetto sul calcio Trento che comincia a dare i suoi frutti. Mauro Giacca lavora con la convinzione che la sinergia sia la parola chiave per raggiungere qualsiasi traguardo nella vita. Anche quelli tracciati dalle passioni più grandi. Insomma, una storia personale che forse è anche un po’ la storia di una comunità.

La sua casa, innanzitutto. Una costruzione che non passa inosservata. Potrebbe esserlo su una rambla di Barcellona o su una collina di Los Angeles, ma qui a Trento, a due passi dall’ospedale Santa Chiara, inosservata proprio non riesce ad esserlo. A definirne lo stile ci penserà lui stesso all’interno dell’articolo che TrentinoMese ha deciso di dedicargli questa volta. Lui è Mauro Giacca, classe 1971, viso da ragazzo, idee da uomo navigato e convinzioni da saggio capo indiano. Una breve vita quella che fino ad oggi ha voluto dividere in tre, tra gli affetti, la passione per il lavoro e quella per lo sport più bello del mondo: il calcio.


Leggi tutto l'articolo qui:
http://www.curcuegenovese.it/index.php/libri/trentino-mese/ottobre-2016.html

Gabriele Fratton: la "normalità" del milionario



Fare una grossa vincita che permette di vivere di rendita, può cambiare l’esistenza? Lo abbiamo chiesto al signor Gabriele Fratton, il pensionato di Spera, in Valsugana, che l’anno scorso ha vinto quasi 3 milioni di euro al Lotto e che, dopo avere comperato una bella casa, una macchina sportiva ed essersi tolto qualche sfizio, dice di vivere come faceva prima. e ci spiega che davvero bisogna “giocare senza esagerare” perché nel suo caso sono bastati 3,50 euro per diventare milionario, ma che alla fine la vera felicità sta nella vita di tutti i giorni e non nelle cose “da ricchi”…
Leggi tutto l'articolo…