Buona Pasqua con Cisa

L’aria tiepida sa già di primavera quando vado alla Cisa di Rovereto e le decine e decine di uova di cioccolato che mi accolgono nello store aziendale allestito all’ingresso dello stabilimento mi ricordano che, in effetti, con la primavera si avvicina anche la Pasqua. E quando Giancarlo Cipriani, nuovo amministratore delegato dell’azienda, mi fa accomodare nella sala riunioni dove al centro del tavolo troneggia un assortimento di cioccolato di tutti i tipi e formati, non posso fare a meno di pensare che qui alla Cisa abbiano una certa sensibilità nel comprendere i gusti delle persone, che permette loro di conquistare anche i palati più esigenti.
Quella della Cisa, storica fabbrica del cioccolato trentino, è una realtà unica in tutta la regione, che da più di sessant’anni si è specializzata nella produzione artigianale di cioccolato, utilizzando ingredienti di qualità e materie prime selezionate con cura.
Quella stessa cura e dedizione con cui, nel lontano 1954, i coniugi Claudio Salvetti e Pia Marsilli, nelle stanze di un piccolo laboratorio in via Benacense a Rovereto, iniziarono a sperimentare la tecnica del temperaggio del cioccolato. «Il segreto è tutto lì – racconta Giancarlo Cipriani – e allora era molto complesso, non c’erano i macchinari di oggi».
Iniziò così, con i primi ovetti, la piccola produzione cioccolatiera dei coniugi Salvetti. La necessità di spazi più grandi li portò pochi anni dopo nello stabilimento di via Bezzi, sempre nel centro di Rovereto, dove fondarono il primo laboratorio aziendale con i primi dipendenti e misero a punto la ricetta che, gelosamente custodita e tramandata negli anni, è in uso ancora oggi, quella che ha dato vita al marchio Cisa, ovvero un mix di diverse tipologie di cacao di diverse provenienze che danno al cioccolato Cisa un sapore intenso, rotondo, pieno e, soprattutto, persistente al palato.
Negli anni, l’azienda artigiana crebbe considerevolmente e, con il trasferimento nell’attuale stabile di via dell’Artigiano 81, si trasformò in una realtà sempre più strutturata, diventando alla fine degli anni Novanta leader nazionale nella produzione di uova di cioccolato. Le uova di Pasqua della Cisa rappresentavano il miglior prodotto per rapporto qualità-prezzo sul mercato italiano. Ad una ricetta irresistibile si aggiungeva poi anche la vena artistica della signora Pia, che realizzava uova di cioccolato su misura per i clienti, confezionate in carte e stoffe di tutte le fogge e i colori.



Ma erano anche anni in cui le leggi di un mercato sempre più massificato presentavano i conti e, per restare a galla, esigevano grandi numeri. Il destino di questa vivace e apprezzata realtà imprenditoriale roveretana, che aveva fatto della qualità il suo fiore all’occhiello e non era certo disposta a rinunciarvi, dipendeva tutto dalla capacità di differenziare la produzione. Così, grazie all’ingresso in società di un team di persone giovani e intraprendenti, che affiancano tuttora la signora Pia, ad ottobre 2014, proprio in occasione del sessantesimo anniversario dello storico marchio roveretano, è nata Cisa 2054, società composta da Giancarlo Cipriani e Emanuela Corradini, imprenditori locali, e da Pia Marsilli, Franco e Mauro Salvetti, proprietari storici. Dal primo ottobre 2014 la produzione del cioccolato è ripresa a pieno ritmo. La loro mission è stata da subito quella di portare avanti una tradizione radicata nel territorio, ma di lanciarsi al contempo in una moderna strategia di produzione, che guarda al mercato nazionale e internazionale. Lo spirito e i valori di qualità e tradizione sono rimasti quelli di un tempo, ma ora vanno a braccetto con una visione molto dinamica e moderna.
E così, accanto alle uova di cioccolato, alla Cisa hanno fatto la loro comparsa nuovi prodotti e nuovi progetti: già in occasione dello scorso Natale sono usciti con le sfere natalizie di cioccolato e tutta una serie di delizie confezionate a mano, realizzate artigianalmente. Tra le novità più simpatiche e apprezzate ci sono i «Cisotti», petali di cioccolato che diventano irresistibili cioccolatini da gustare uno dopo l’altro, anche due alla volta. Passato il Natale e fino alla metà di marzo, ci si è concentrati, com’è naturale, sulle uova di Pasqua, con una produzione di circa 130mila pezzi.
Ora comincia la vera avventura, che vede la Cisa puntare su linee innovative che, spiega Giancarlo Cipriani, «fondono il cioccolato con le altre eccellenze del nostro territorio. In particolare, vogliamo puntare sulla frutta: le mele della Val di Non, i piccoli frutti della Valsugana, le noci del Bleggio, le susine di Dro… Per questo abbiamo verificato e stiamo riscontrando la disponibilità dei produttori del nostro territorio, un incontro fra cioccolato e autentica ruralità. Una strada che già avevamo praticato con le esperienze, tutte positive, di partnership anche internazionali con 100-one e Intimissimi». L’idea è quella di dare vita a prodotti utili anche a chi fa sport: che sia di montagna o di lago, estivo o invernale, ciclisti, sciatori o montanari, arriva sempre il momento di fare uno spuntino energetico e saporito. Meglio ancora se genuino e anche senza glutine, per le persone celiache.
Ma alla Cisa, nel frattempo, sono già realtà le nuove linee «I fondatori» e «I love Dolomiti», vere novità del cioccolato in tavoletta, dal packaging colorato e divertente, con un gusto vagamente retrò che guarda alle cartoline pubblicitarie degli anni 50, gli anni in cui il cioccolato Cisa vedeva la luce. «Con questi prodotti – racconta Cipriani – vorremmo raggiungere anche quei mercati di nicchia fatti di piccoli negozi tipici, bar, alberghi e ristoranti, puntando a un consumatore attento alla qualità e al gusto».
Adesso, quindi, per il nuovo gruppo che guida Cisa 2054 è il momento di rimboccarsi e le maniche e sperimentare, inventare. Una sfida vera e propria, che però non li spaventa: «Siamo convinti e pieni di idee – commenta Cipriani – e siamo anche orgogliosi, perché in questo nostro nuovo progetto siamo riusciti ad avere con noi il personale storico dell’azienda, che possiede competenze preziose». Anche i macchinari sono quelli di un tempo e lo stesso principio vale per il cacao, materia prima insostituibile e importantissima, per la quale Cisa si rivolge ancora alla stessa azienda italiana che da oltre quarant’anni la rifornisce di pregiati cacao dell’Africa e del Centro America. Sono cose che la dicono lunga sull’attaccamento alla tradizione e al territorio e che non fanno che confermare quello che è diventato il nuovo slogan dell’azienda: «Di nuovo, il piacere di produrre». Se questi sono i presupposti, non possiamo che aspettarci grandi cose. Ma soprattutto, un grande cioccolato.
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